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BREVE STORIA DELL'ISTITUZIONE

L’ «Ospedale del Boldesico» è stato fondato dal sacerdote Don Luigi Belotti il 1° maggio 1811; inizialmente l’Istituto svolse l’attività di ospedale vero e proprio (valetudinarium) e solo in un secondo momento si caratterizzò come struttura dedita all’assistenza dell’anziano. L’Ospedale del Boldesico ebbe, quindi, le sue origini nella casa stessa di Don Luigi Belotti (l’attuale villa settecentesca posta a nord della R.S.A.) e lì rimase per circa 150 anni.

 

Un primo nuovo edificio (la Casa di Riposo) venne realizzato nel 1964, per una capienza complessiva di circa 40-50 ospiti. L’immobile in cui ha sede l’attuale R.S.A. è stato invece realizzato ex novo, ma sul terreno della precedente Casa di Riposo, nella seconda metà degli anni ’90; l’avvio dell’attività presso la nuova struttura è avvenuto il 7 dicembre 1999: inizialmente con i 40 ospiti già presenti e poi, nel mese di febbraio del 2000, con l’apertura del terzo nucleo che ha portato la capienza complessiva della R.S.A. agli attuali 60 posti letto, a cui successivamente si sono aggiunti 6 posti letto per i ricoveri temporanei di sollievo.

 

Pur nascendo come Istituto fondato da un privato, l’ente ha successivamente assunto personalità giuridica pubblica, divenendo una I.P.A.B. (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza), vale a dire un ente pubblico di assistenza socio sanitaria senza scopo di lucro. La personalità giuridica pubblica è stata mantenuta fino al 31 dicembre 2003; infatti, a partire dal 1° gennaio 2004, per effetto della L.R. n. 1/2003, l’Istituzione si è trasformata in Fondazione, cioè è tornata ad essere un soggetto giuridico privato – sempre senza alcuno scopo di lucro.

 

Oggi la Residenza Sanitario Assistenziale (R.S.A.) “Madonna del Boldesico”, in conformità alla disciplina regionale vigente in materia, è una struttura protetta, vale a dire una residenza collettiva che fornisce agli anziani ospiti, in condizioni di non autosufficienza, interventi di protezione assistenziale e abitativa, nonché adeguati interventi sanitari e riabilitativi.

 

Sono potenziali ospiti della R.S.A., pertanto, gli anziani non autosufficienti per i quali la famiglia, o altri servizi territoriali, non possono adeguatamente provvedere alla cura ed all’assistenza. La R.S.A. non dispone di un reparto dedicato specificatamente agli anziani affetti da morbo di Alzheimer.

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